Incendio ad Angri

Incendio ad Angri

Ad oggi si possono notare la grande frequenza di incendi in Italia o, parlando più in generale, nell’intero mondo. È un problema quasi sottovalutato, ma in realtà disastri naturali di questo tipo accadono a causa di qualcosa e, come se non bastasse, recano anche più danni in una situazione già di per sé critica. Un valido esempio è il recente incendio accaduto in Spagna, a Valencia, cui sono stati arrecate molte centinaia di migliaia di euro di danni, distrutti completamente 14 piani dell’edificio, contati per il momento minimo 10 morti e rese senzatetto tutte le famiglie che abitavano lì. L’incendio in oggetto però ha avuto luogo proprio nel nostro territorio. Trattasi dell’incendio avvenuto al confine tra Scafati ed Angri, precisamente in via Orta Longa.
Ciò che si sa con certezza è che intorno alle 12:30 vanno a fuoco, lungo gli argini del fiume Sarno, alcuni canneti e delle sterpaglie. La situazione deve essere poi sfuggita di mano, perché secondo diverse persone il fuoco è stato successivamente alimentato dal vento, che ovviamente non ha fatto che peggiorare una situazione già difficoltosa di per sé. Centinaia di metri di canneti sono bruciati, recando, oltre ai danni a livello ambientale, anche molta paura per tutti coloro che erano presenti. I vigili del fuoco sono poi riusciti ad intervenire prima che la situazione potesse chiudersi in maniera decisamente più tragica, circondando il rogo e spegnendo le fiamme prima che la situazione degenerasse.
L’incendio non ha solo spaventato la cittadinanza, ma ha anche causato un certo tipo di danni superficialmente di poco valore, ma che aprono alla possibilità di grandi rischi. Un ulteriore danno altrettanto grave è l’evidente indebolimento, causato proprio dalle fiamme, degli argini presenti al confine tra il fiume e l’appezzamento di terra in discussione. Questi infatti a causa delle fiamme sono, in maniera molto evidente, diventati più deboli e basterebbe un semplice acquazzone per causarne la distruzione e aumentare il numero di danni in maniera esponenziale. In generale qualcosa in fiamme, che sia un edificio o un appezzamento di terra, potrebbe causare la combustione di materiali altamente tossici, quindi di conseguenza potrebbero inquinare suolo e aria e causare malattie con un tasso di mortalità veramente alto, come tumori o anche leucemie. Addirittura, secondo alcune ricerche di diversi studiosi, un solo incendio è capace di inquinare tanto quanto inquinerebbero più di 10 milioni di auto. Inoltre, con un solo incendio la temperatura ambientale in quell’istante di tempo si innalza notevolmente, causando di conseguenza la morte e la distruzione di qualsiasi forma di vita, che sia flora o fauna, trovatasi in quella zona in quel preciso istante.
Infine, oltre agli incendi per “cause naturali”, come avviene per esempio in Australia, la maggior parte delle volte questi sono causati da distrazioni o volontà umane. La prima accade generalmente con l’intenzione di accendere stufe, camini o fornelli in maniera errata. Incendi volontari, detti anche dolosi, avvengono soprattutto in mano contadina o della mafia, nel momento in cui si vogliono smaltire rifiuti tossici come metalli pesanti o oggetti d’intralcio nella vita di campagna, come sterpaglie o rami di alberi in eccesso.

Carmen Manzi