Gli anni passano,
si rincorrono le gesta
ed i ragazzi fanno festa,
gli anni passano.
Io ero appena ragazzino
col mondo grande fuori al finestrino,
i sogni che attraversano la via
tra tempi e spazi di periferia.
Per ogni rosa che fiorisce
vi è il sorriso di una donna,
così dolce così vera,
trascorre la primavera.
Il furore di quella gioventù,
tra canzonieri e teatrali poeti
lottavamo per giustizia,
nulla avevo e tutto fu.
Che gran festa,
per l’estate dietro la finestra.
ti guardai, eri per strada
così bella e così rara.
Tira vento su di noi,
entra in casa amore mio.
I bambini stanno dormendo,
facciamo l’amore fino al risveglio.
Papà, il mondo ha perso il suo colore!
È solo l’autunno figlio mio,
vuole ricordarci che
la vita è un paesaggio altalenante,
che ogni colore merita attenzione.
Godiamoci la brezza,
viviamola sta terra.
È divisa a metà,
ma se tu resti qua
paura non mi fa.
L’inverno è arrivato,
mi ha trovato impreparato.
Guardami, ho i capelli bianchi
ma sono sempre il tuo papà.
Stringimi forte nella nebbia.
Come guarda questo mondo
la mia prima nipotina,
a due occhi come il mare
Dall’oceano si fa invidiare.
È di nuovo primavera,
e come un ragazzino
gioco a carte col secondo nipotino.
La vita è un settebello,
mi dispiace ma questa volta sto vincendo.
Chiara Ricciardi