Nei panni di Califano

Nei panni di Califano

«Mi sento proprio a mio agio sul set, un po’ come fosse casa mia, anche perché ci sono proprio cresciuto. Mi diverto come un bambino, mi rende felice». Venticinque anni lo scorso novembre e già una carriera promettente. Leo Gassmann sbarca su Rai 1. Un cognome noto e straripante di storia italiana quello del giovane Leonardo, che si ritrova a inseguire il suo futuro tra chi lo accusa di essere un “figlio di papà”. «Certo, vengo da una famiglia conosciuta che ha fatto grandi cose, ma è anche una famiglia molto onesta. Una delle regole in casa è quella di non dover mai usufruire delle cose che ci sono state date». Così afferma il ragazzo, intervistato l’anno scorso da Fanpage. Vincitore della categoria “Nuove Proposte” al Festival di Sanremo 2020, Gassmann ha partecipato nel 2023 tra gli artisti in gara e oggi si butta a capofitto nella nuova fiction targata Alessandro Angiolini. Interpreta Franco Califano, celebre cantautore e produttore discografico italiano dalla vita travagliata, classe ’38, autore di “Tutto il resto è noia” e “Un tempo piccolo”. Camuffata la sua voce in una più profonda e graffiata, veste i panni del “Califfo” e ne racconta, attraverso la musica e la recitazione, una parte di biografia, mostrando il lato più sensibile di un uomo alla ricerca della propria libertà. «Mi sono stampato tutti i testi delle canzoni di Franco che dovevo reinterpretare e mentre facevo dei viaggi o qualsiasi altra cosa, mi appuntavo dove faceva le pause, dove prendeva i fiati, dove faceva delle sporcature» dice. Frame che parlano di un Franco legato alle donne e che con difficoltà crea amicizie stabili, appassionato e sregolato, ma che, comunque sia, propone al pubblico alcuni dei successi della canzone italiana, tra cui si annoverano le collaborazioni con Ornella Vanoni, Mina ed Edoardo Vianello. Gassmann, con le scarpe del poeta romano, non cade nello stereotipo e si mette in gioco fino all’ultimo, facendo anche un’ottima figura (dato il 22% di share della sua prima apparizione televisiva in veste di attore). È chiaro che, nonostante le controversie che avvolgono la figura di Califano, amico per un certo periodo di noti mafiosi milanesi e arrestato due volte per possesso di droghe, l’attore in erba ha reso giustizia al biopic e può dunque dirsi “azzeccato”. È difficile dire se gli appartenga di più la musica o il cinema, ma l’interesse è alto. Talentuoso o meno, è probabile che l’entusiasta Leo Gassmann ci riservi altre sorprese, perché sembra voler dimostrare ancora molto.

Roberta Monticelli