Il Forum dei Giovani di Scafati prende voce

Il Forum dei Giovani di Scafati prende voce

Essere giovani oggi è davvero difficile perché, per quanto lo si voglia negare, non ci viene prestata la giusta attenzione. Talvolta siamo infatti costretti ad esigere che ci venga dato lo spazio necessario per crescere. Il Forum dei Giovani promuove proprio l’effettiva partecipazione dei giovani all’organizzazione politica, economica, sociale e culturale della città. Ma come funziona a Scafati? È il coordinatore del Forum, Lorenzo Coppa, a illustrarcelo attraverso quest’intervista.

Quando e come nasce il Forum dei Giovani a Scafati?

“Il Forum dei Giovani nasce all’incirca una decina di anni fa, con l’intento di costituire uno strumento di connessione tra l’Amministrazione comunale e i giovani di Scafati.”

Come funziona e quali sono le finalità del Forum?

“Il Forum ha subìto dei cambiamenti negli anni. Quando è cominciato, il Forum era composto da venticinque consiglieri, una parte dei quali veniva eletta – da giovani dai sedici ai trent’anni – e l’altra rappresentava associazioni. La prima volta che io ho fatto parte del Forum, infatti, rappresentavo proprio gli scout. Dopo lo scorso mandato è stato cambiato il regolamento regionale: ad oggi tutti i consiglieri del Forum vengono eletti e anche la soglia d’età per il voto è stata cambiata (dai quindici ai trentaquattro anni). La finalità, come già detto, è quella di creare un canale di connessione tra l’amministrazione e i giovani, dando a quest’ultimi modo di discutere sulle proprie necessità.”

Come avete vissuto il periodo dell’emergenza sanitaria?

“Non bene. È emblematico il fatto che le elezioni del Forum siano avvenute a febbraio del 2020 e proprio un mese dopo ci sia stata la prima chiusura. Quindi specialmente questo Forum non ha vissuto per nulla bene la situazione: l’insediamento è stato fatto diversi mesi dopo l’elezione e molti ragazzi nel frattempo hanno cambiato stile di vita: a causa di lavoro o esigenze si sono allontanati dalla nostra realtà. Però vorrei ricollegarmi ad un evento felice: come Forum abbiamo partecipato durante l’emergenza ad un progetto promosso dalla Regione Campania, chiamato ‘’Giovani in Comune’’, che mirava a dare dei finanziamenti ai Forum territoriali. Noi abbiamo vinto con un progetto, il “BiblioTech”, basato sull’idea di aggiungere dei dispositivi elettronici all’interno della biblioteca per permettere di fare didattica a distanza gratuita. Questo progetto è stato approvato dalla Regione, ma purtroppo non è stato ancora realizzato dall’Amministrazione.”

Come si impegna l’Amministrazione ad ottimizzare quello che voi fate?

“A Scafati possiamo dire tranquillamente che questo impegno non c’è, basti considerare come negli ultimi anni la delega giovanile all’interno del comune sia scomparsa. Da parte del sindaco traspare una certa reticenza nel parlare con i giovani, che sono sempre stati molto critici nei confronti della sua amministrazione degli ultimi anni. Non c’è mai stata una figura disposta a fare da tramite.”

Invece gli enti regionali come si comportano?

“Il Forum dei Giovani ha una sua organizzazione regionale e provinciale. Ovviamente Scafati si trova in un limbo abbastanza scomodo tra le due provincie, quella di Napoli e quella di Salerno. Non siamo mai riusciti a creare un confronto a pari livello con le entità regionali.”

Quali sono state le iniziative intraprese? E quali sono gli obiettivi da raggiungere in questo periodo?

“In questo periodo di transizione, dove non è stato facile organizzarsi e trovare le energie di elettori ed eletti, abbiamo fatto presentazioni di libri, organizzato diversi incontri riguardo la microcriminalità giovanile – nei momenti in cui si percepiva un clima di abbandono totale – e avviato molti progetti, ricevendo anche diversi impedimenti, ad esempio non sono stati trovati luoghi idonei alle iniziative. Dal prossimo mese cominceremo a fare le domeniche dell’AVIS per ottenere donazioni del sangue.”

La cittadinanza come accoglie le iniziative del Forum dei Giovani?

“Questo Forum dei Giovani, anche per nostro demerito, non gode di una grande credibilità. Spesso le persone chiedono del Forum, di come e quando si organizza, ma non viene preso davvero sul serio. Questo lo abbiamo riscontrato soprattuto da parte di tanti adulti con cui abbiamo condiviso le nostre iniziative.”

Secondo lei, cosa occorre ai giovani di Scafati?

“Sicuramente ai giovani servirebbe maggiore protagonismo e libertà, attraverso luoghi ed esperienze proprie. Sarebbe bene che il Forum dei Giovani abbia una sede che possa ospitare molti ragazzi ed iniziative culturali gratuite. Una sede che magari, avendo anche una sala prove, possa pienamente ispirare i giovani ad esprimere arte e talenti nella propria città. Questo è quello che secondo me manca maggiormente. Il senso di smarrimento distrugge le nostre generazioni e i modi per eliminarlo non sono così astratti, si tratta di fare spazio ai giovani e dare loro la consapevolezza di essere rappresentati. Ovviamente vorremmo anche delle prospettive di vita migliori, molti ragazzi dopo i mesi della pandemia sono dovuti andar via o hanno interrotto gli studi per lavorare. Non è un caso che l’emergenza sanitaria abbia messo in luce le diseguaglianze: vogliamo libertà, sicurezza e prospettive.”

Cosa ha significato per lei essere un giovane di Scafati? E perché ha deciso di prendersi carico di questa responsabilità?

“Per me essere un giovane di questo paese significa essere l’idea della Scafati che sarà: non riesco a pensare che una città così grande e ricca faccia scappare i giovani. Questo è uno dei motivi per cui mi ritrovo coordinatore del Forum. È difficile incidere, ma anche nelle piccole cose possiamo accendere una fiammella che poi porterà a risultati migliori. L’obiettivo è quello di fare il meglio per Scafati.”

Vorresti dire qualcosa agli studenti e alle studentesse?

“Sì, vorrei dire che tra poco giungerà il momento di votare nuovamente per il Forum dei Giovani e sinceramente spero che le prossime elezioni vengano vissute con maggiore partecipazione giovanile. Il Forum di Scafati è impegno e volontà e l’augurio che faccio ai giovani è quello di guardarsi dentro e capire se hanno interesse nello sporcarsi le mani per questa città. Se la risposta risulterà essere affermativa: candidatevi!”

Chiara Ricciardi