Incendio all’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati

Incendio all’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati

Nella notte un incendio è divampato nel reparto farmaceutico al secondo piano dell’ospedale “Mauro Scarlato” della nostra città. Erano le 2:20 quando l’allarme è scattato facendo intervenire i vigili del fuoco delle squadre di Nocera, Sarno e Mercato San Severino, i quali si sono messi all’opera per far evacuare i pazienti dei piani superiori e domare l’incendio. Una volta spente le fiamme si è poi proceduto con la verifica dei danni, le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio e la ricerca delle cause che hanno portato all’originarsi delle fiamme; probabilmente riconducibili al cortocircuito di un frigorifero.Del resto, però, non è la prima volta che la stampa locale si occupa delle condizioni sempre peggiori dello “Scarlato”, da anni soggetto ad un’azione di depotenziamento da parte dell’Asl. Infatti circa 10 anni fa è stata effettuata la chiusura del Pronto Soccorso, rendendo l’ospedale, di fatto, una struttura vuota nel cuore della città. Nonostante nel corso degli anni si è più volte parlato di riaprire la struttura strategica sul territorio, data la sua posizione tra i paesi vesuviani e l’Agro-nocerino, la situazione non è migliorata. Dopo la fase legata al Covid, ora l’intenzione dell’Azienda sanitaria è di creare una Casa di comunità (CDC), ovvero una struttura integrata con la rete delle farmacie territoriali che si occupa principalmente di medicina generale. Sebbene il consigliere regionale Cadorno ha rassicurato dicendo che la Casa di comunità è solo una struttura integrativa che non sostituirà quel poco che resta dello “Scarlato”, a cui anzi dovrebbero essere destinati 114 posti letto e un nuovo Pronto soccorso, il consiglio comunale di Scafati ha presentato una mozione sul tema con la convocazione di un tavolo tecnico tra i comuni limitrofi e la Regione.  La situazione paradossale in cui versa l’ospedale della nostra città è il prodotto di una cattiva gestione della sanità, in un territorio così fragile che finisce in questo modo per essere ulteriormente penalizzato.

Luigi Casciello