Damiano, gli studenti sono con te!

Damiano, gli studenti sono con te!

Studente sospeso per 12 giorni in seguito alle dichiarazioni rilasciate ad un giornale locale. Accade a Modena, lo scorso novembre. Durante uno sciopero organizzato dai ragazzi dell’ITES Jacopo Barozzi (tuttavia non autorizzato) Damiano, che ricopre la carica di rappresentante di istituto, ha rilasciato delle dichiarazioni, che l’hanno portato alla sospensione ricevuta. Non solo si esprime in merito a problematiche facilmente risolvibili, come l’impossibilità di organizzare gite all’estero e la necessità di introdurre distributori automatici di snack all’interno dell’istituto, ma fa anche riferimento al particolare atteggiamento del corpo docenti che avrebbe risposto alla richiesta di sciopero con ricatti e minacce agli studenti. Questo ha ancor di più incentivato l’organizzazione della protesta, che si interessava soprattutto a lottare per la libertà di espressione degli studenti. A questo punto, la risposta della dirigenza scolastica non tarda ad arrivare: Damiano è tradito dalle sue dichiarazioni e viene punito con 12 giorni di sospensione. Nonostante a distanza di mesi il ragazzo abbia già avviato il ricorso al Tar, insieme al suo avvocato, ancora aleggia sull’istituto questa decisione, che non solo mette a rischio l’ammissione all’esame dello studente, così come il suo voto finale, ma soprattutto la tranquillità studentesca che sembra sempre più lontana. Ne sono testimonianze le manifestazioni e il sit-in organizzato dai ragazzi appena dopo la decisione del consiglio d’istituto, tenutosi il 28 gennaio 2024, in presenza anche di Damiano e dei suoi familiari. La preside si è espressa in merito alla situazione, cercando di allontanare l’immagine apparente di istituto “punitivo ed autoritario”, in cui invece “l’inclusività è da sempre presente, tuttavia i temi educativi risultano essere complessi e diversi a seconda delle situazioni”. Ad ogni modo, nei prossimi mesi seguiranno gli aggiornamenti sulla vicenda, in cui oggi è coinvolto Damiano, ma un domani potrà esserci qualcun altro al suo posto. Come recitano gli striscioni esposti dai suoi compagni “Je suis Damiano”, Io sono Damiano, anch’io sono uno studente, libero di pensare e di far sentire la mia voce.

Gerardo Acanfora