Scafati: sedicenne ferito da un proiettile

Scafati: sedicenne ferito da un proiettile

Nella notte tra il 29 e il 30 novembre a Scafati, precisamente presso piazzetta Sansone, nel quartiere Vetrai, è stato ritrovato in una pozza di sangue un sedicenne colpito al petto da una pallottola. Subito dopo il ritrovamento il ragazzo è stato portato al pronto soccorso San Leonardo di Castellammare di Stabia, venendo in seguito trasferito a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni all’ospedale Loreto Mare di Napoli, dove è stato sottoposto d’urgenza ad un’operazione chirurgica per estrarre il proiettile, che fortunatamente non ha raggiunto il cuore. Il giovane non è in pericolo di vita, ma resta in prognosi riservata e in condizioni gravi, anche se i medici assicurano un graduale miglioramento delle sue condizioni. Non è ancora stata fatta chiarezza sulle dinamiche della vicenda, ma stanno lavorando a questo caso i Carabinieri della Tenenza di Scafati affiancati dai colleghi del Reparto Territoriale di Nocera, che stanno interrogando parenti e amici del ragazzo per poter acquisire ulteriori informazioni al fine di ricostruire l’accaduto, grazie anche all’aggiunta dei video delle telecamere di sorveglianza. Al momento nessuna pista è stata esclusa, tranne quella che vedrebbe il giovane coinvolto in operazioni della criminalità organizzata, in quanto il ragazzo è incensurato e non risulta avere legami con ambienti malavitosi e neanche frequentazioni rischiose. Non si esclude che l’aggressione al giovane, terminata nel sangue, potrebbe essere stata l’epilogo di una lite tra minorenni scaturita da futili motivi. È d’obbligo utilizzare il condizionale perché, come detto in precedenza, non sono state ancora ricostruite con precisione le dinamiche della situazione che quella notte ha visto un ragazzo di soli sedici anni steso nel suo stesso sangue. Tuttavia dalle prime testimonianze raccolte emergerebbe proprio una lite tra ragazzi, tant’è vero che ora non si esclude che a premere il grilletto sia stato un coetaneo della vittima.

Salvatore Esposito