Ti lasci andare ora?

Ti lasci andare ora?

“Perché non lo ammetti?”
“Perché non voglio!”
“Ma sai che è la verità, semplicemente non vuoi ammetterlo.”
“Zitta! Non ti ho chiesto nessun parere, non devi intrometterti così.”
“Non devo per forza intromettermi, hai ragione. Ma è il mio compito”
“A certe cose non ci si abitua, ci si arrende e basta.”
“Chi l’ha detto?”
“Io. Obiezioni?”
“No di certo. Volevi una contestazione per iscritto?”
“Lascia perdere. Preferisco rimanere in questo stato di equilibrio piuttosto che incasinarmi la vita. ”
“È così quindi. Vuoi tirarti indietro perché non hai le forze per continuare. Ti sei arreso!”
“No! Ti sbagli. Non mi fermerei mai, non posso. Ci sono la scuola, la famiglia, gli amici…”
“Quello sarebbe ignorare i propri doveri. Io parlo di arrendersi: smettere di preoccuparsi dell’aspetto fisico, di come si parla e dei voti a scuola. Quindi, ti sei arreso? Di cosa hai paura?”
“Io… ti ho già detto che non mi sono arreso. Sono solo… stanco.”
“Oh cielo. Prima hai detto che non puoi arrenderti, ora sei stanco. Apprezzo però che hai avuto la decenza di cambiare scusa. Si può sapere cos’hai?”
“Ti ho già risposto. Stai zitta, non ti sopporto. Ti supplico, chiuditi in una stanza e rimanici dentro.”
“Oh. È una presa di posizione? O una minaccia di morte?”
“Tu rimani zitta e basta.”
“Sei stanco? Hai paura? Ti sei arreso?”
“…”
“Chi tace acconsent-”
“ E va bene! Sono davvero stanco e forse mi sto arrendendo, però non sono l’unico! Anzi, alcuni si sono lasciati andare già tanto tempo fa.
Voglio dire, anche tu sei un po’ giù, no? Trovare qualcuno che rimane in piedi oggi, non  è difficile? Forse siamo una generazione di pessimisti, ma che male c’è? Vedere come potrebbero andare male le cose, non ci spinge a trovare il maggior numero di escamotage possibile? E- oh mio dio. L’hai fatto apposta, vero? Volevi farmi sfogare.”
“E volevi farmi credere che stavi bene. Non te ne faccio un torto, ma tenersi tutto dentro non è la soluzione migliore. Impara a capire cosa provi oppure vivrai soppresso dall’ansia.”
“Accettare consigli da te è come buttarsi la zappa sui piedi.”
“Sono la tua coscienza, non dovresti trattarmi così male.”
“È proprio perché sei la mia coscienza che ti tratto così. Ora spegniti un po’, devo studiare.”

Luigi Panariello